Caro Jurnale, come va? Non ti ho scritto molto ultimamente, anche se ci sono state tante novità in Fornace, che prometto di raccontarti appena possibile.
Volevo però condividere con te due belle notizie: la prima è che ho finalmente ritrovato le foto dell’atto notarile, conservato nell’antica Abbazia della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni, dove si legge che nel 1479, il 10 agosto per essere precisi, il mio antenato Carlo De Martino, uno dei primi Maestri de Cotto di famiglia, vendeva a Colamatteo Ruggi d’Aragona, marchese e cavaliere dell’ordine di Malta, dei coppi in cotto per il tetto del suo palazzo, uno dei più suggestivi di Salerno dell’epoca che ancora oggi ha il suo prestigio, tant’è che ospita la “Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino”.
E a proposito di Storia, la seconda novità è qualcosa che abbiamo pensato di realizzare proprio per ricordare le origini della nostra Fornace. Una graphic novel che immagina, in chiave fantastica, proprio l’incontro reale tra Carlo e Colamatteo; un racconto illustrato e colorato a mano, come si addice a un cotto di ormai quasi 600 anni e forse più.
Che ne pensi? Spero ti piaccia. Intanto ti saluto con il solito: Ciò che è stato sarà.